La Dipendenza da Sostanze si manifesta attraverso la presenza di alcuni sintomi cognitivi, comportamentali e fisiologici indicativi del continuo uso della sostanza a dispetto della presenza di problemi significativi connessi alla sostanza.
Può verificarsi a qualunque età ma, tipicamente, ha il suo momento di insorgenza, per la maggior parte delle sostanze di abuso, tra i 25 e 40 anni.
Anche se i Disturbi Correlati a Sostanze sono diagnosticati con maggiore frequenza tra i maschi piuttosto che tra le femmine, la distribuzione tra i sessi varia a seconda della classe della sostanza.
I sintomi di Dipendenza sono simili nelle diverse categorie di sostanze, ma per alcune di esse certi sintomi sono meno indispensabili e talvolta non tutti sono applicabili (per es., i sintomi di astinenza non sono specificati per la Dipendenza da Allucinogeni).
Tra i criteri definitori della dipendenza da sostanze, ve ne sono alcuni che fanno riferimento alla tolleranza e altri all’astinenza. In particolare, per quanto riguarda la tolleranza, è importante considerare se l’individuo senta il bisogno di dosi notevolmente più elevate della sostanza per raggiungere l’effetto desiderato e quanto l’uso continuativo della stessa quantità di sostanza comporti una diminuzione dell’effetto. In riferimento all’astinenza, invece, un criterio da considerare è l’utilizzo della stessa sostanza (o di una strettamente correlata) al fine di ridurre, attenuare o evitare gli stessi sintomi dell’astinenza.
Altri criteri da vagliare ai fini di un corretto inquadramento diagnostico:
- l’assunzione e/o l’utilizzo della sostanza in quantità maggiori o per periodi più prolungati rispetto a quanto previsto dal soggetto
- il desiderio persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare l’uso della sostanza
- la grande quantità di tempo spesa in attività necessarie a procurarsi la sostanza (per es., recandosi in visita da più medici o guidando per lunghe distanze), ad assumerla (per es., fumando “in catena”), o a riprendersi dai suoi effetti
- l’interruzione o la riduzione di importanti attività sociali, lavorative o ricreative a causa dell’uso della sostanza
- l’uso continuativo della sostanza nonostante la consapevolezza di avere un problema persistente o ricorrente, di natura fisica o psicologica, verosimilmente causato o esacerbato dalla sostanza (per es., il soggetto continua ad usare cocaina malgrado il riconoscimento di una depressione indotta da cocaina, oppure continua a bere malgrado il riconoscimento del peggioramento di un’ulcera a causa dell’assunzione di alcool).
- Inoltre, nonostante non sia specificamente elencato come un criterio definitorio, il “craving”, ovvero una forte pulsione soggettiva ad usare la sostanza, può essere sperimentato facilmente dalla maggioranza (se non da tutti) i soggetti con Dipendenza da Sostanze.
La caratteristica essenziale dell’Abuso di Sostanze è una modalità morbosa (patologica e disfunzionale) dell’uso di una sostanza, dimostrata da ricorrenti e significative conseguenze avverse correlate all’uso ripetuto della stessa. Perché si possa parlare di Abuso, il problema correlato all’utilizzo della sostanza deve essersi verificato in modo ripetuto in un arco di tempo consistente (almeno 12 mesi) oppure essere persistente. Sono indicatori importanti di abuso di sostanze, la ripetuta incapacità di adempiere ai principali obblighi legati al ruolo, l’utilizzo della sostanza anche in situazioni in cui è fisicamente rischioso, molteplici problemi legali e ricorrenti problemi sociali e interpersonali.
Diversamente dai criteri per la Dipendenza da Sostanze, i criteri per l’Abuso di Sostanze non includono tolleranza, astinenza o una modalità d’uso compulsivo, e invece includono le conseguenze dannose dell’uso ripetuto.
Benché una diagnosi di Abuso di Sostanze sia più probabile in soggetti che hanno cominciato ad assumere la sostanza soltanto recentemente, alcuni continuano ad avere conseguenze sociali avverse correlate all’uso della sostanza per un lungo periodo di tempo senza sviluppare prove evidenti di Dipendenza da Sostanze. Questa categoria di Abuso di Sostanze non si applica alla caffeina e alla nicotina.
Il termine abuso dovrebbe essere applicato esclusivamente ad una modalità di uso della sostanza che soddisfi i criteri per questo disturbo; il termine non dovrebbe essere utilizzato come sinonimo di ‘‘uso’’, ‘‘cattivo uso’’ o ‘‘uso pericoloso’’.
Quando al soggetto viene richiesto di adempiere ai principali obblighi legati al ruolo sul lavoro, a scuola o a casa, egli può ripetutamente manifestare segni di intossicazione o altri sintomi correlati a sostanze.
Vi possono essere ripetute assenze o scarse prestazioni lavorative correlate ai ricorrenti effetti collaterali residui (hang-over).
La persona può ripetutamente usare la sostanze in situazioni fisicamente rischiose (per es., mentre guida un’automobile, mentre fa funzionare dei macchinari, ecc.).
Vi possono essere, inoltre, problemi legali ricorrenti correlati alle sostanze (per es., arresti per condotta molesta, minacce e percosse, guida sotto effetto della sostanza).